Tutti oggi parlano di idromassaggio, molti ce l’hanno in casa, ma nel mercato e nel mondo dei media sui prodotti con idromassaggio, bagno turco, sauna ecc. sono pressoché assenti informazioni sul corretto utilizzo delle applicazioni, sulle eventuali indicazioni terapeutiche e sulle controindicazioni, oltre che sulle ragioni che portano a legare questi prodotti al concetto di benessere.
Jacuzzi® vuole farsi promotore di una cultura dell’idromassaggio in generale, della sauna e del bagno turco attraverso una campagna “educativa” sui prodotti Jacuzzi®.
In quest’ottica ha sviluppato “La nuova forma del benessere”, un progetto di comunicazione scientifica e divulgativa sull’idroterapia in generale, e sull’idromassaggio, sauna, bagno turco, doccia, in particolare; in collaborazione con l’Associazione Europea di Medicina del Benessere (A.E.Me.B), nelle persone del Prof. Umberto Solimene, Presidente dell’Associazione e Direttore della Cattedra di Terapia Medica e Medicina Termale dell’Università degli Studi di Milano e del Prof. Arsenio Veicsteinas Vice Presidente dell’A.E.Me.B e Preside della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Milano.
Il Prof. Solimene e il Prof Veicsteinas, inoltre, fanno parte dell’ Advisory Board Jacuzzi Europe Spa, che si occuperà dello sviluppo di attività di comunicazione inerenti il progetto benessere.
L’idromassaggio è definito una terapia “crenoterapica esterna” (ovvero tra le cure che mettono a contatto il corpo con la sostanza utilizzata per la terapia, in questo caso l’acqua). Esso viene effettuato con appositi getti d’acqua emessi a determinate pressioni. I getti sono orientati in direzione centripeta, ovvero dalla pianta del piede al torace, per favorire la circolazione del sangue di ritorno. La terapia dura all’incirca 15 minuti, dopodiché il paziente viene lasciato riposare per altri quindici.
Tale centralità dei getti d’acqua in termini terapeutici spiega perché il loro orientamento sia uno dei fondamenti dell’idromassaggio secondo Jacuzzi®. Le vasche idromassaggio e le minipiscine spa, infatti, vengono progettate con una particolare attenzione al posizionamento dei getti che non deve essere casuale ma studiato specificatamente insieme all’ergonomia interna delle forme, proprio per ottimizzare gli effetti dell’azione idroterapica (bocchette piedi, bocchette fianchi, bocchette dorsali).
Frutto di attente ricerche è anche il design della vasca, elemento fondamentale di un buon idromassaggio. Più profonda rispetto alle tradizionali vasche da bagno, con fondo e fiancate ergonomiche per meglio accogliere ogni corporatura, la vasca idromassaggio Jacuzzi® è stata progettata per consentire una più corretta immersione del corpo e una migliore circolazione dell'acqua.
Le bocchette Jacuzzi®
Le bocchette Jacuzzi® sprigionano una perfetta miscela di acqua e aria, in sinergia con la pompa idromassaggio. La tecnologia Jacuzzi® sfrutta il principio Venturi: in una corrente fluida la pressione è inversamente proporzionale alla velocità. Ne consegue che, restringendo il condotto dell’acqua, la velocità del liquido aumenta e la diminuzione di pressione consente una perfetta miscelazione con l’aria. I getti che si producono colpiscono il corpo nella direzione più corretta per esercitare un massaggio profondo ma non violento. Infine, per personalizzare il trattamento, le bocchette Jacuzzi® sono orientabili di 30° in ogni direzione.
Azioni fisiche e chimiche della balneoterapia: proprietà terapeutiche e benessere della persona
Il bagno con idromassaggio può essere totale o parziale. Nei centri terapeutici specializzati vengono utilizzate acque naturalmente mineralizzate (termali) o artificialmente medicate (con aggiunta di sali e di oli) a temperature e pressioni variabili. Nelle soluzioni prodotte da Jacuzzi®, viene impiegata l’acqua naturale di rete.
La pressione dell'acqua tende a svuotare le vene e aumentare la circolazione periferica. Perciò è essenziale una corretta progettazione dei getti. Per garantire il massimo beneficio, il getto deve possedere due importanti caratteristiche:
- Deve essere inclinato a 30° all'altezza dei fianchi e delle cosce per consentire il giusto massaggio tangente il corpo, dolce, profondo, benefico e, come tutti i massaggi naturali, attivo dalla periferia al cuore. I getti perpendicolari potrebbero di fatto risultare troppo energici sul corpo;
- Deve essere orientabile ovvero assicurare la massima personalizzazione dell'idromassaggio.
La temperatura
La capacità di alleviare il dolore sembra essere una proprietà specifica del calore. Questa è probabilmente indotta dalla produzione dell’iperemia, consentendo quindi un miglioramento della stasi vascolare (riduzione della velocità del flusso sanguigno). Alcuni autori hanno suggerito persino che possa inibire la via sensoriale nervosa agendo attraverso le terminazioni nervose termiche della pelle. Inoltre, l'acqua calda può aumentare il flusso sanguigno e facilitare il rilassamento muscolare.
La temperatura dell’acqua al di sopra di quella corporea (37°C) è riconosciuta come calda; oltre i 40°C è considerata molto calda, mentre oltre i 46°C non può essere sopportata per più di pochi secondi. Un bagno caldo con idromassaggio è euforizzante in un primo momento ma poi può diventare particolarmente “stressante” per il corpo. Poiché i bagni con idromassaggio sono principalmente usati proprio come strumento per eliminare lo stress, è essenziale un controllo della temperatura dell’acqua in rapporto alla durata del bagno.
Le reazioni del corpo
A ogni trattamento corrisponde sempre un risultato. In questo caso si parla, più precisamente, di “reazioni” del corpo o di parti di esso alle varie terapie effettuate con idromassaggio. Le reazioni associate al bagno in acqua - e in particolare all’idromassaggio - sono classificate come primarie e secondarie. La reazione primaria è strettamente legata alle caratteristiche del trattamento (acqua calda o fredda; idromassaggio) e alla natura dell’acqua stessa (acqua termale con particolari ioni disciolti). La reazione secondaria invece è strettamente legata alle condizioni di chi sta svolgendo un trattamento per particolari patologie prevalentemente di tipo infiammatorio.
Proprietà terapeutiche
L’idromassaggio produce effetti significativi nel trattamento di patologie legate a problemi di circolazione del sangue nelle gambe (varici, esiti di safenectomia, sindromi post-flebitiche); ma anche nel caso di osteoartrosi, reumatismi infiammatori cronici ed extrarticolari, esiti di traumi o interventi chirurgici, edemi. La balneoterapia, in particolare attraverso gli idromassaggi, è utile nella cura delle flebopatie. I bagni con idromassaggio sono un rimedio prezioso per i reumatismi cronici e fibromialgie in generale. L’indicazione è anche per la bronchite cronica, la nefrite, la dismenorrea, i disturbi gastrici e intestinali e come misura palliativa nei calcoli biliari e le coliche renali.
Le proprietà terapeutiche dell’acqua calda delle spa valgono per ogni tipo di corporatura, taglia e livello di stress. Le spa possono accogliere più persone e quindi far fronte a diverse esigenze. Alcune hanno bisogno di un getto vigoroso per allentare i nodi delle masse muscolari. Altre semplicemente di una culla di acqua calda e lenitiva, che rinfresca le idee e rilassa il corpo.
Pertanto, una spa idromassaggio deve offrire bocchette della misura più corretta per ogni gruppo muscolare e dell’intensità più indicata. Tutte le bocchette Jacuzzi PowerPro® installate sulle spa Jacuzzi® (per utilizzo domestico sia indoor che outdoor) sono state progettate per direzionare con precisione il flusso dell’acqua. La pressione del flusso dell’acqua può essere trasferita da una seduta all’altra e le bocchette idromassaggio possono essere attivate o disattivate indipendentemente in ogni seduta.
Le bocchette delle Spa Jacuzzi® sono progettate con un movimento esterno/interno. Il getto d’acqua rotante riproduce, invece, il movimento circolare o l’azione di sfregamento della mano su determinate zone della schiena.
Altri effetti terapeutici
La stimolazione della pelle con bagni caldi e idromassaggio produce ipertermia e vasodilatazione. A queste viene associato un aumento della circolazione linfatica con l’attivazione di particolari cellule e anticorpi che consentono di spazzare essudati dalle articolazioni o dal tessuto fibroso, agendo come antigeni o stimolatori dell’attività enzimatica.
In buona sostanza, poiché in generale nelle vasche a idromassaggio l’assorbimento cutaneo di sali minerali è trascurabile, gli effetti terapeutici del bagno e dell’idromassaggio a immersione sono interamente legati all’azione meccanica e termica dell'acqua sulla pelle.
In funzione della temperatura impiegata, gli effetti possono essere riassunti come segue:
- Pelle: moderato aumento della temperatura cutanea con vasodilatazione e aumento dell’attività delle ghiandole sudoripare e sebacee.
- Circolazione: un aumento moderato della temperatura dell’acqua rilassa tutto l’apparato vascolare superficiale.
- Respirazione: In generale l’aumento della temperatura facilita la funzione respiratoria.
- Muscolatura: un bagno caldo con idromassaggio a 37°C diminuisce l’eccitabilità muscolare e la capacità di lavoro. Applicazioni molto brevi di bagni caldi hanno un effetto rivitalizzante dopo uno sforzo muscolare intenso.
- Sistema nervoso: bagni a una temperatura di 37°C hanno dapprima una funzione euforizzante e successivamente depressiva.
- Sangue: diminuisce il numero di globuli rossi, forse a causa della loro detenzione nei visceri e si registra una proporzionale diminuzione dell'emoglobina.
Esercizi terapeutici
Quando il bagno è a immersione "profonda", l'acqua, per le sue caratteristiche fisiche, fornisce il supporto agli arti e permette movimenti che altrimenti non potrebbero essere eseguiti. Questo risultato è particolarmente prezioso negli irrigidimenti artro-muscolari e in alcune forme di artrite.
Gli esercizi in vasca idromassaggio con acqua calda svolgono un ruolo importante nella balneoterapia. Risulta infatti un trattamento importante per molti pazienti con dolore neurologico o muscoloscheletrico. Il calore e la spinta idrostatica dell'acqua possono bloccare il dolore nocicettivo agendo sui recettori termici e meccanorecettori, influenzando così i meccanismi di trasmissione spinale.
La spinta idrostatica può alleviare il dolore, riducendo l’edema periferico e smorzando l’attività del sistema nervoso simpatico. Il bagno in acqua senza esercizio è stato spesso utilizzato nella medicina alternativa come cura di malattie croniche. Come già detto, è una forma molto diffusa per il trattamento di tutti i tipi di artrite in molti paesi europei, come pure in Israele e in Giappone.
Controindicazioni
Come per tutti gli altri tipi di cure esterne, l’idromassaggio è controindicato in caso di tumori maligni, in gravidanza e allattamento, ma anche nelle patologie in fase acuta. E’ sconsigliato in presenza di tubercolosi in fase essudativa, nell’insufficienza respiratoria acuta e in quella cronica grave. Per quanto riguarda le malattie dermatologiche, è meglio non praticarlo in presenza di bolle o forme pustolose. Dal punto di vista cardiocircolatorio, infine, non è possibile effettuarlo se sono in corso tromboflebiti, ipertensione grave o cardiopatia ischemica. Occorre anche tenere presente che si possono presentare reazioni collaterali come, ad esempio, lo stress termico indotto dall’elevata temperatura del bagno o le variazioni a carico degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio. In ogni caso, in presenza di patologie o deficit è buona norma consultare sempre il proprio medico di fiducia.
Con il termine "sauna", in ambito medico, ci si riferisce generalmente alla sauna finlandese: una camera rivestita di legno, con panche anch’esse di legno e un riscaldatore radiante che mantiene la temperatura dell’ambiente compresa tra 70 e 100° C (la temperatura media in genere è di 80-90° C). Il vapore viene prodotto versando acqua sopra pietre riscaldate. Generalmente si produce vapore per creare umidità pari a 50-60 g H2O vapor/M3. La durata del trattamento standard di una sauna finlandese è di 5-20 minuti, seguita da un bagno freddo (o doccia) e un periodo di recupero a temperatura ambiente prima di rientrare nella sauna stessa. In una singola seduta questo schema si ripete due-tre volte.
Una variante può essere la sauna a calore secco: essenzialmente la procedura è la stessa di quella finlandese a vapore, nonostante non vi sia la presenza di quest’ultimo. Le saune a raggi infrarossi utilizzano un sistema di riscaldamento diverso per ottenere le medesime temperature delle saune a calore radiante.
Azioni fisico-chimiche e biologiche della sauna
Le saune producono il cosiddetto stress termico. Il sistema cardiovascolare risponde agli stress termici aumentando la frequenza cardiaca, che, a riposo, può raddoppiare con un aumento sino al 70% di output cardiaco. Vi è inoltre circa il 40% di riduzione della resistenza, che consente di aumentare la circolazione periferica. Un aumento del flusso sanguigno in periferia porta poi a un maggiore flusso sanguigno generale, che consente un ulteriore scambio di calore attraverso la pelle (diaforesi), e conseguentemente una riduzione di afflusso sanguigno a livello muscolare, renale e nei visceri. Con la riduzione della resistenza periferica, la pressione arteriosa diastolica diminuisce, mentre la pressione sanguigna sistolica rimane invariata per tutta la durata della seduta in sauna. Il consumo metabolico e di ossigeno aumenta, con un effetto pari a quello di un moderato esercizio fisico. Per contribuire a compensare lo stress termico si verifica un’attivazione del sistema nervoso simpatico e del sistema ipotalamo-ipofisi-surrene. L'aumento delle beta-endorfine (oppiacei naturali prodotti dal cervello), presumibilmente è la causa, invece, dell’effetto analgesico (anti-dolorifico) della sauna e in parte anche del piacere di chi si sottopone a questo particolare trattamento. Si verifica anche un rilassamento muscolare associato all'aumento delle proprietà elastiche del tessuto connettivo, legamentoso e articolare, il che porta a una riduzione del dolore.
Utilizzo nella terapia fisica e come prevenzione
Alcuni studi hanno documentato l'efficacia della terapia con la sauna per le persone con ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca congestizia e per la cura post-infarto miocardico. Possono trovare beneficio anche persone con malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO), stanchezza cronica, dolore cronico. L'evidenza esistente supporta l'utilizzo delle saune come terapia depurativa e vi sono numerosi protocolli per le malattie provocate da cause ambientali. In generale, la terapia con la sauna sembra essere sicura e offre molteplici benefici anche per la salute di persone sane.
Effetti fisiologici della sauna
EFFETTO |
VARIAZIONE FISIOLOGICA
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Temperatura cutanea
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Fino a 40 °C in pochi minuti
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Temperatura rettale
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Circa 0.2 °C a 72 °C dopo 15 minuti
Circa 0.4 °C a 92 °C dopo 20 minuti
Circa 1.0 °C a 80 °C dopo 30 minuti
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Sudorazione
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Mediamente tra 0,3 e 0,5 litri
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Flusso ematico cutaneo
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Aumentato da 0.5 a 5 litri/minuto
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Flusso ematico renale e visceri addominali
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Ridotto da 0.2 a 0.4 litri/minuto e 0.6 litri/minrispettivamente
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Flusso ematico ai muscoli
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Sostanzialmente invariato
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Battiti cardiaci
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Dal valore di riposo usuale (60-75 battiti/min) fino a 100 b/min in soggetti ben acclimatati alla sauna; fino a 150 b/min negli altri, in relazione alla durata della permanenza in sauna e alla temperatura (effetto proporzionale)
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Gettata cardiaca (quantità di sangue espulsa dal cuore al minuto) |
Dal valore a riposo usuale di 5-6 litri/minuto fino a 9–10 l/min
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Pressione arteriosa sistolica (max)
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Invariata, o aumentata o diminuita fino a 25 mmHg (risposta variabile da soggetto a soggetto). Possibile forte calo di pressione dopo la sauna in soggetti con labilità nel controllo della pressione (svenimento)
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Pressione arteriosa diastolica (min.)
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Invariata, o aumentata o diminuita fino a 35 mmHg (risposta variabile da soggetto a soggetto)
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Controindicazioni
A causa della alta temperatura, la sauna è controindicata in presenza di varici, fragilità capillare, trombosi venose, e sconsigliata nel caso di couperose e rosacea.
Il bagno turco consiste in un bagno di vapore secco e si differenzia dalla sauna perché richiede un ambiente saturo di aria calda a 40-50° con umidità del 100%. Il vapore può anche essere abbinato alla cromoterapia o alla musica e arricchito da sostanze aromatiche come olii essenziali, secondo i principi dell’aromaterapia.
Azioni fisico-chimiche del bagno turco
L'azione contemporanea del vapore e del calore controllato migliora la circolazione sanguigna e linfatica favorendo l'espulsione delle tossine mediante la sudorazione. La caratteristica essenziale del bagno turco è il rilassamento dei tessuti del corpo, che accelera la circolazione sanguigna migliorandone l’ossigenazione. Ciò porta inevitabilmente a una rivitalizzazione di ogni estremità corporea. Ogni senso è vivificato, le secrezioni delle mucose sono aumentate e, in breve, ogni funzione del corpo, comprese quelle dell’apparato respiratorio, epatica, renale e intestinale, viene portata fino ai massimi standard. La pelle è l’organo più attivo per la respirazione: durante un bagno turco essa perciò assume un naturale colorito roseo, indicativo della migliore condizione generale. Infatti, questo tipo di bagno apre tutti i pori della pelle consentendo una perfetta depurazione del corpo.
Azioni fisiologiche sui diversi organi e apparati dell’organismo
Numerosi autori hanno studiato quali effetti ha il bagno turco sui singoli apparati. In particolare è stato riscontrato che:
- grazie alla migliore circolazione indotta dal caldo, aumenta l’eliminazione di sostanze nocive per il corpo.
- l’innalzamento della temperatura corporea ha effetti positivi sul sistema nervoso centrale e periferico, garantendo relax e rilassamento muscolare.
- si registra un’influenza sulla frequenza cardiaca e respiratoria.
- si riscontra variazione nella composizione delle urine.
- varia la composizione del sudore.
- si registrano variazioni nella pressione arteriosa sistemica.
E’ l’accostamento tra temperatura elevata e alto tasso di umidità, che raggiunge il 90-100%, a produrre l’effetto benefico. Le temperature vanno sfumando dall’alto verso il basso: all’altezza della testa si sfiorano i 40° o 50°, per poi diminuire, all’altezza dei piedi, fino a 20°. Non ci troviamo, quindi, di fronte a quello che potrebbe essere un semplice trattamento estetico; ma davanti a una vera e propria terapia curativa che può essere utilizzata non soltanto per migliorare l’aspetto estetico, ma anche e soprattutto per recare giovamento ad alcune patologie molto diffuse. I Romani avevano perfezionato questo tipo di terapia, con numerosi passaggi: inizialmente il tepidarium che era la sala dell’aria tiepida con una temperatura tra i 30°e i 35°C; successivamente si passava al calidarium, la stanza con aria molto calda con temperatura tra i 40° e i 45°C; poi si giungeva al laconicum, dove l’aria circolante era secca e ad altissima temperatura tra i 55° e i 75°C; per terminare, si giungeva al frigidarium, la sala fredda.
L’aromaterapia potenzia i benefici del bagno turco
L’aromaterapia nasce dallo studio scientifico delle erbe e delle tecniche millenarie di trattare il corpo con oli aromatici, fragranze che attraverso l'olfatto influiscono positivamente sul corpo e sulla psiche. I primi a decantarne i benefici furono Teofrasio, allievo di Platone, e Plinio il Vecchio, nel trattato "Naturalis Historiae". La scienza ufficiale, però, iniziò a parlare di aromaterapia solo agli inizi del secolo scorso. Il termine fu coniato nel 1928 da Renè Maurice Gattefosser, chimico ricercatore dell'industria profumiera.
E’ difficile distinguere tra gli effetti fisici e quelli psichici degli olii essenziali, perché il loro effetto benefico è sempre globale. La loro azione non è mai limitata a un solo organo, ma tende ad allargarsi all’intera unità psicosomatica. Ogni trattamento aromaterapico costituisce un apporto energetico per l’organismo. Si tratta di molecole reattive, che non solo possono agire su microrganismi patogeni e sulle funzioni cellulari, ma fungono anche da veicolo d’informazioni e spesso agiscono a livello dei recettori ormonali e dei neurotrasmettitori. Attraverso l’olfatto essi agiscono influenzando significativamente e in modo positivo la sfera psico-emotiva: il profumo degli olii essenziali induce sensazioni di benessere, migliora la qualità della vita e armonizza i nostri stati emotivi.
Ricerche farmacologiche stanno evidenziando l’efficacia antimicrobica e terapeutica di molti di questi composti, mentre nell’ambito del settore benessere ed estetico essi rientrano sempre più spesso nelle formulazioni di cosmetici naturali e di trattamenti sempre più efficaci per l’igiene e la cura del corpo: massaggi aromatici, bagni, sauna, profumi, cosmesi aromatica, sono solo alcune possibilità di utilizzo. Tra le varie proprietà degli olii essenziali ricordiamo quelle rilassanti o tonificanti del sistema nervoso, antispastiche, anticatarrali, digestive, antidolorifiche e antireumatiche, toniche per il sistema venoso, eudermiche e antinvecchiamento, stimolanti del desiderio sessuale. Gli olii essenziali possono rappresentare inoltre un aiuto naturale e maneggevole per l’autotrattamento di piccoli disturbi.
In sostanza, l’aromaterapia può essere usata nel trattamento delle problematiche psicosomatiche ed estetiche, per il potenziamento delle risorse mentali ed emozionali, per il risveglio della creatività, per l’applicazione nel campo delle cure olistiche e delle terapie psico-corporee.
Controindicazioni
Chiaramente il brusco passaggio dal caldo al freddo a cui si è sottoposti può risultare dannoso in alcuni soggetti. Valgono perciò le stesse regole descritte precedentemente per l’idromassaggio e la crenoterapia in generale. In generale si sconsiglia il trattamento alle persone che soffrono di disturbi cardiovascolari o legati al controllo della pressione arteriosa, a chi è affetto da asma o da malattie renali (glomerulonefriti, insufficienza renale cronica di grado medico o elevato).
La doccia è una tecnica crenoterapica esterna ancora poco conosciuta, nonostante le si riconoscano vantaggi fisiologici e diverse metodologie di applicazione. Può essere praticata sia con acqua di rete che con acqua termale, associando in quest'ultimo caso i vantaggi della tecnica utilizzata alle particolari qualità del mezzo. Come per altre tipologie di trattamento essa può essere effettuata a diverse temperature (calde o fredde), o con temperature alternate e a diverse pressioni di acqua. Può essere total body garantendo un'azione di stimolo generale dell'organismo oppure locale portando un’efficacia diretta sulla zona trattata. Altra variante è la durata dell’esposizione, il tipo di getto, la temperatura dell'acqua e la pressione del getto.
L’azione principale è indirizzata all’apparato cardiocircolatorio e al sistema nervoso. In numerosi paesi le docce sono risultate utili come terapie coadiuvanti nei trattamenti delle affezioni psichiche e dei disturbi dell'umore (trattamento dei fattori ansiogeni e depressivi) e per le finalità della medicina estetica, soprattutto per quanto concerne la cellulite ed altre forme di inestetismo.
Il getto d'acqua garantisce una stimolazione nervosa che influenza non solo i tessuti superficiali ma anche tessuti e organi più profondi.
Tipi di docce
We can categorise showers into hot and cold, Scottish and alternating temperature.
Possiamo distinguere le docce in calde e fredde, scozzesi e a temperatura alternata.
A seconda del tipo di getto, esiste un'ampia serie di tipologie di doccia (a colonna, a pioggia, a getto orizzontale), tra cui una particolare menzione va data alle docce filiformi, caratterizzate dalla emissione di un getto d'acqua “a filo perpendicolare”, di circa mezzo millimetro di diametro. Questo tipo di docce, particolarmente utile per il trattamento delle affezioni della pelle, sono anche utilizzati per la loro capacità “abrasiva”, particolarmente utile nei casi di acne.
Il tipo di metodica utilizzata consente infine di classificare le docce anche in funzione dell'organo trattato, per cui si distinguono docce cutanee, epatiche ed epigastriche, perineali, plantari.
Doccia filiforme - La tipologia di doccia più utilizzata in Italia è la cosiddetta filiforme. Essa consiste nell’applicazione di un getto d'acqua perpendicolare alla cute con una temperatura superiore ai 35° C, lo spessore di qualche millimetro e con una pressione tra le 3 e le 10 atmosfere.
Doccia scozzese - La doccia scozzese (o doccia a getto, o doccia alternata) è un tipo di trattamento che sfrutta a scopo terapeutico la rapida variazione della temperatura dell’acqua, generalmente e in modo alternato da 26°C, fino a 40°C. La durata di ogni applicazione è di circa tre minuti; ma può variare in relazione ai parametri fisici della persona e alla temperatura impiegata. Il grado di caldo e di freddo che si utilizza dipenderà dal proprio livello di sopportazione.
Per ottenere il massimo beneficio dalla doccia scozzese, l’ideale è praticarla di primo mattino, appena svegli, mentre è controindicata in piena fase di digestione e per le persone che soffrono di problemi al cuore.
La doccia scozzese ha allo stesso tempo un effetto rilassante e calmante, con un’azione stimolante sui tessuti che favorisce la circolazione, conserva l’elasticità della pelle e aiuta a combattere la cellulite.
Tipologie di getto e loro utilizzo
Esistono getti che possono essere indirizzati su diverse regioni del corpo, per il trattamento di specifiche patologie:
- Getto di bellezza o del volto: Rassoda la pelle, rinfresca e contribuisce a migliorare la sana circolazione cutanea del volto. Consigliato in caso di stanchezza agli occhi, tendenza alla congestione, lavoro mentale, mal di testa, acne.
- Getto delle braccia: Svolge un’azione rivitalizzante e rinfrescante sulla circolazione e sul sistema nervoso. È consigliato in caso di stanchezza fisica e mentale, mal di testa, vertigini, tendosinovite, insufficienza cardiaca.
- Getto del torace: Il getto delle braccia può essere anche esteso al torace intensificandone così l’azione. Consigliato in caso di pressione bassa. Il getto freddo del torace rassoda i tessuti connettivi del petto e la cute del decolleté grazie alla sua azione stimolante sulla circolazione.
- Getto delle ginocchia: Il getto delle ginocchia agisce attivamente sulla circolazione del polpaccio e stimola gli organi del basso ventre. Tonifica e tempra le vene, concilia il sonno e abbassa la pressione, rinforza gli organi del bacino ed è pertanto particolarmente consigliato in caso di vene varicose e insufficienza venosa, insonnia, emicrania e ipertensione.
- Getto delle cosce: Il getto delle cosce è il proseguimento e l’ampliamento del getto delle ginocchia, raggiunge le anche ed è consigliato anche in caso di cellulite ed emorroidi.
- Getto alternato integrale: L’intero corpo viene raggiunto alternativamente da getti di acqua calda e fredda. Questo trattamento ha un’azione stimolate e favorisce la circolazione, rinforza l’intero organismo e stimola il sistema cardiovascolare, il metabolismo e la respirazione.
- Getto caldo della nuca: Rilassa i muscoli, favorisce la circolazione, dilata i vasi sanguigni ed è particolarmente indicato in caso di tensioni, torcicollo, emicranie e tinnito (sibilo nell’orecchio). Al termine si consiglia di coricarsi per un’ora.
- Getto caldo lombare: Particolarmente indicato in caso di tensioni e dolori all’altezza delle vertebre lombari, di colpo della strega e di reumatismi. Tuttavia non è consigliato in caso di processi infiammatori acuti.
Controindicazioni
Valgono quelle indicate per l’idromassaggio. Si sconsiglia nel caso di processi infiammatori acuti e, specialmente per la doccia scozzese, in fase digestiva e per persone cardiopatiche.